Il voto al Pci è il voto più anticonformista e ribelle che c'è. E' il più anticonformista rispetto al sistema politico dei tutti uguali, piatto e declinante, senza passioni e corrotto; è il più ribelle nei confronti, per dirla con Marx, dello "stato delle cose presente", l'unico che mira ancora a cambiarle e a costruire una società del futuro.. E' un voto "pulito", francescano, direi, perchè chi si è candidato e ha fatto campagna per il Pci, non è ambizioso. E' un voto di testimonianza. Si. E allora?! La Storia del mondo è piena di testimonianze vincenti. E' un voto che non fa male. Lascia inevasa la questione della riunificazione dei comunisti e della sinistra (la cui frammentazione è stata deleteria anche questa volta), ma non la pregiudica, anzi e ne discuteremo dopo il voto, la incoraggia.
In queste poche settimane ho ritrovato vecchi compagni del Pci che, come si diceva una volta, vengono da lontano e che hanno ancora più fede, passione ed entusiasmo degli smorti epigoni della sinistra senza sogni di oggi. Abbiamo incontrato anche giovani. A loro e ad altri speriamo di poter affidare l'incarico di fare quello che noi non siamo riusciti a fare.