IL DDL ZAN APPRODA A CUBA

Domenica prossima, 25 settembre, si voterà anche a Cuba per il Referendum confermativo della nuova legge sul Diritto di Famiglia, approvato lo scorso agosto dal Parlamento, dopo un lungo dibattito tra gli specialisti, nel Partito e nel Paese. Si tratta di un grande cambiamento culturale, politico, civile che, si legge in un articolo cubano che mi ha inviato Gioia, prende atto delle trasformazioni economiche, sociali e di costume che hanno investito Cuba all'interno e nei suoi rapporti col mondo, a partire dal bloqueo americano. E', altresì, un testo lungo e complesso la cui principale (e in un certo senso rivoluzionaria) novità, insieme alle maggiori tutele e garanzie per le coppie "tradizionali", etero sessuali, è la apertura ad ogni tipo di unione, unione che potrà vantare le stesse condizioni di sostegno, tutela, diritti delle prime. Immagino che dietro questa riforma ci sia la mano di Mariela Castro, la figlia di Raoul e che essa sia il coronamento di molti anni del lavoro di lei. Debbo dire, per onestà, che, da sempre, il rapporto uomo donna e l'emancipazione dei sue sessi, a Cuba, privo di remore religiose e di condizionamenti sedicenti etici, era sempre più libero ed emancipato che da noi.