Non so se vi è capitato di vedere per tv (io l'ho fatto per caso poiché non seguo più nessun tg), il ministro Guerini mentre presiedeva una specie di riunione dell'alto comando. Secondo me non sta bene. Seduto impettito, tra due generali in uniforme, aveva la faccia, dura e ieratica, dell'uomo di fronte alle decisioni della Storia, mentre, chi sa, sta per annunciare l'entrata in guerra. Però la parte gli è riuscita a metà perché, contemporaneamente, tradiva un certo impaccio di essere a disagio nel ruolo o non all'altezza della situazione. Il ministro più scriteriatamente guerrafondaio della storia della Repubblica italiana, molto più dei suoi omologhi democristiani, liberali e di tutti i partiti. Scrivo così ma, in realtà, il problema è quello di un partito, il suo, che, d'un colpo solo, ha cancellato, tradito, rinnegato decenni di storia della sinistra, del progressismo e del pacifismo italiani