Stamattina, io che sono un ascoltatore seriale di Radio Anch'io, quando ho sentito che il conduttore si trovava in un paese della Polonia, dove affluiscono i profughi ucraini, ho spento la radio. Sarebbe stata una inutile sequenza di storie strappalacrime di persone travolte da una cosa più grande di loro, nella fattispecie una tipica, nuova contraddizione intercapitalistica che genera, come è sempre nella storia, una guerra. I telegiornali e i giornali sono tutti uguali. Nel contesto attuale descrivere così minuziosamente e ossessivamente la guerra, tra l'altro con una montagna di bugie, contraffazioni, false verità, non ricordo storico politici, serve solo a preparare altra guerra. Sono matti e io non voglio seguirli in questa pazzia. Alimentare una guerra, che non può avere altro esito che la sconfitta o la resa dell'Ucraina, significa condannare quel popolo, in nome del quale si vorrebbe agire, alle più tremende sofferenze e umiliazioni. A meno che, ripeto, non siano così matti (e lo sono) di pensare ad una guerra contro la Russia che sarebbe, come ha detto Lavrov, una guerra mondiale nucleare. Adesso, faccio così. Ascolto i titoli dei Tg e leggo quelli dei giornali per capire a che punto è il conflitto per la fine delle ostilità è poi passo ad altro. Per fortuna che sono abbonato a tutto; c'è il calcio (anche quello te lo raccomando!), i film, la lettura, fb, Nuova Umbria. E, poi quando è qui, c'è il nipote al quale spero che questi matti non facciano del male.
Non mi rassegno a questi mascalzoni, vestiti da sepolcri imbiancati. Adesso non voglio risalire a tempi troppo lontani come il Vietnam, ma perchè i servizi strappalacrime non li hanno fatti in Libia, in Siria, in Iraq, in Serbia e nei Balcani, in tanti Paesi africani, perchè non li fanno in Palestina e a Cuba, nazioni dove da decenni sono in atto genocidi criminali delle popolazioni. Quelli non sono Paesi sovrani'! Li non ci sono donne, bambini, indicibili sofferenze e radicali ingiustizie?! Gli Usa e l'Europa, che affamano il mondo intero non hanno nessun titolo politico e morale per fingersi buoni samaritani che accolgono, poverini!, i profughi ucraini. Per questo io non voglio più vedere i loro telegiornali e ascoltare le loro bugie.