Hanno ridotto il sistema politico ad un tale Circo Barnum che quella che "sale", come dicono, non è la richiesta di avere un buon Presidente della Repubblica, ma di farlo in fretta. E, a seguire vengono le solite giaculatorie contro la politica e i parlamentari che perdono tempo invece che decidere, stanno lì senza concludere, l'Italia brucia e loro discutono e altro ancora dello stesso tenore. Poi, a seguire, viene l'immancabile evocazione del Presidente eletto direttamente dal popolo, infischiandosene, anzi meglio, se può condurre ad una svolta autoritaria. In un Paese dai tempi biblici in tutti i campi, quella che non dovrebbe averli è solo la politica: tanto che c'è da discutere? Bisogna solo scegliere il tecnocrate di turno perché le politiche sono già decise dai dogmi del liberismo, dalle leggi del mercato, dall'Europa, dalla fedeltà agli Stati Uniti e dall'atlantismo guerrafondaio. L'emergenza diviene sistema di governo permanente e, attraverso l'emergenza, si danno strette progressive ai lavoratori e alla loro condizione economica e sociale e si mette a tacere la protesta. Alcuni dicono che io ce l'ho col Pd; ma come si fa a tacere di fronte ad un Letta che, invece di opporsi a questa fretta reazionaria, la cavalca proponendo più votazioni al giorno. Fa anche il furbo, perché, se non c'è una convergenza, puoi metter anche dieci votazioni in un giorno.
Bisogna ribellarsi a questa deriva dei tutti uguali. Come? Ricostruendo una sinistra.
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