La manovra economica di Draghi è, essenzialmente, una grande operazione di finanziamento delle imprese. L'ennesima. É espansiva dei profitti ma non del lavoro e della socialità. La detassazione su alcune voci della busta paga, peraltro molto modeste, sarà ripagata in proprio attraverso il taglio dei servizi e l'aumento delle imposte indirette. Per i bilanci aziendali sarà puro guadagno. Le pensioni peggiorano di nuovo con la fine di quota 100. Tutte le voci con contenuti sociali e popolari, reddito di cittadinanza, i bonus casa ecc. sono stati ridotti o inseriti a fatica e di malavoglia. Per le pensioni quando Draghi dice che bisogna tornare al contributivo, poiché il contributivo non esiste più, è evidente che pensa a rivedere i trattamenti attuali retributivi o misti. I fondi per la sanità sono del tutto insufficienti a fronteggiare il catafascio della sanità pubblica e continueranno ad alimentare quella privata. La manovra è finanziata a debito che sarà ripagato dai lavoratori dipendenti che versano i 2/3 delle tasse. Se questo è un governo "riformista" io sono il frate francescano di guardia all'Eremo delle Carceri. Se i sindacati non fanno lo sciopero generale devono cambiare mestiere...
L'INGANNO DEL CUNEO FISCALE
Le tasse sul lavoro, il cosiddetto cuneo fiscale, sono state imposte per far finanziare da parte dei lavoratori e delle imprese (più dai primi, meno dalle seconde) il sistema del welfare pubblico (scuola, sanità, trasporti). É evidente che gli aumenti (modesti) che avranno in busta paga i lavoratori dipendenti se li ripagheranno da loro stessi attraverso i tagli alla spesa sociale e attraverso l'aumento dei prezzi e delle tariffe, la cosiddetta imposizione indiretta. Per le imprese sarà un guadagno secco.