Stamattina, mentre ascoltavo Radio Anch'io, sono stato assalito da una grande amarezza. Ho pensato che, estinto per decreto il conflitto capitale lavoro, la nuova lotta di classe passa tra green pass si, green pass no, tra sì vax e no vax. E questo la dice lunga sulla situazione attuale dell'Italia. Il gioco della grande borghesia è fatto; un nuovo efficacie e potente diversivo rispetto allo scontro sociale, è stato messo in piedi. Disoccupati, licenziati, precari, bassi stipendi, sottopagati, morti di lavoro, diseguaglianze tra ricchi e poveri, tra contribuenti ed evasori, sanità pubblica allo sfascio per alimentare quella privata: tutto dimenticato per un dibattito politico confuso e incarognito, con finti scontri all’arma bianca, su una questione, quella del vaccino, che andrebbe decisa dalla scienza e non dalla politica. E invece, la destra per compiacere i "bottegai", la "sinistra" per curare il suo radicalismo chic, entrambe in nome di una finta libertà (finta in quanto una minoranza detta la sua legge alla maggioranza) prendono parti diverse in un'unica commedia. La sinistra alternativa mi pare travolta in questa discussione, senza punti di riferimento e con tremende sbandate ideologiche. Il governo con la sua irresolutezza ci sguazza in questa situazione che dire confusa è poco. Io credo che, da tempo, avrebbe dovuto essere imposto per legge l'obbligo vaccinale per tutti, punto e basta. E già mi pare grave che si debba pensare a una legge, nel senso che io lo davo com'era ai miei tempi, per scontato.