Io penso che chi chiede il completamento del cosidetto Progetto Monteluce non vuole bene alla nostra città. Invece di riflettere sul fallimento (non il primo e l'unico in verità) di uno dei modi di promuovere il suo sviluppo, incentrato su grandi complessi urbanistici e commerciali (nel caso di Monteluce col debutto della speculazione finanziaria come risorsa, poi caduta, per investire) e invece di riflettere sulla crisi e i danni della idea e della pratica delle colate di cemento per arricchire il benessere cittadino, si vuole imperterriti, cocciutamente e sadicamente a questo punto, continuare sulla vecchia strada. Io credo e lo scrissi a suo tempo, che ero ancora senatore, che il disastro attuale era largamente prevedibile, direi, scontato. A parte le insufficienze infrastrutturali, come avrebbe potuto reggere un complesso di quelle dimensioni e caratteristiche, in una città dove c'era già all'epoca una evidentissima, sovrabbondante offerta di abitazioni e aree commerciali?! Come potrebbe funzionare oggi, quel vecchio progetto in una Perugia nella quale altri complessi abitativi e commerciali, in numero tale da lasciare allibiti, hanno invaso o stanno invadendo Pian di Massiano (che da polmone verde e sportivo è diventato una lastra di Palazzi e supermarket) e le principali frazioni?! Volete un consiglio per Monteluce? Smettete di costruire e fateci un bel Parco Verde sociale e culturale che il centro storico della città non ha mai avuto e chiedete che l'Amministrazione la smetta col cemento non solo lì, ma dappertutto.
IL FASCIO LITTORIO
Non esiste e non può esistere, a mio giudizio una "regola" generale che valuti la conservazione o meno dei reperti storici sgradevoli. Quando è necessario distaccarsi e cancellare il vecchio regime, è comprensibile e giusto che siano abbattuti, mentre in situazioni più lontane e nelle quali il "nuovo" è sufficientemente forte si lasciano a testimonianza storica di un 'epoca che si condanna e che non deve tornare. Io penso, come ho già scritto, che il fascio littorio a fianco del Grifo, al Mercato Coperto, si possa lasciare con sotto una targa che ne "guidi" e spieghi la vista. Detto questo e con tutto il rispetto, sono a questo punto, infastidito da questa logorroica discussione dei dirigenti e di elettori del Pd e dei suoi paggi di sinistra. Non perchè mi ha dato di volta il cervello, ma perchè è l'unica critica che fanno al governo della destra, quella su cui si concentrano e fanno affidamento, mentre sugli altri temi cruciali della vita cittadina tutto tace. E poi vorrei domandare a Bori, alla Bistocchi e compagnia: chi è che ha sdoganato, con Berlusconi il fascismo? Chi ha parlato dei ragazzi di Salò? Chi ha teorizzato che non esiste più la destra e la sinistra? Chi ha strappato le maglie di quell'antifascismo militante, intransigente e ideologico sul quale è stata costruita l'Italia democratica? Sono rimasto impressionato dalla mole di consensi che ha ricevuto la lettera sul tema del Sindaco Romizi, lettera che è una cosa inconsistente, banale e fuori tema. Che è successo a Perugia, una città con solide e grandi tradizioni antifasciste governata per tanti decenni dalla sinistra? Ormai anche qui tutti gatti sono grigi. Domandatevi perchè, guardatevi dietro e intorno nel vostro partito e poi ne riparliamo.