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Comprendere il divenire dello sfruttamento. Operazioni del capitale di Sandro Mezzadra

22/07/2021 21:03

Carlo Romagnoli

Lavoro e Sfruttamento,

Comprendere il divenire dello sfruttamento. Operazioni del capitale di Sandro Mezzadra

In un articolo precedentemente pubblicato su Nuova Umbria (qui) ho fatto il punto sui modi con cui oggi il capitale sfrutta lavoro, ambiente e vita pe

 

 

In un articolo precedentemente pubblicato su Nuova Umbria (qui) ho fatto il punto sui modi con cui oggi il capitale sfrutta lavoro, ambiente e vita per cercare di valorizzare la massa crescente di ricchezza che ci ha sottratto.

Dato che il Partito Comunista ha il fine di abolire lo sfruttamento, l’analisi e la comprensione delle sue forme attuali è di grande importanza.

A tal fine potrebbe essere utile approfondire il problema nel periodo estivo, leggendo testi di autori che hanno sviluppato recenti analisi al riguardo.

Senza la pretesa di esaurire la grande quantità di bibliografia disponibile, segnalo attraverso delle schede, tre testi che offrono approfondite analisi sul tema, chiedendo a lettrici e lettori di fornire a loro volta indicazioni su altri testi che affrontano il problema.

I tre libri che ritengo utile segnalare – non perché condivida in tutto o in parte le proposte politiche che sviluppano, ma perché contengono analisi aggiornate delle modalità con cui oggi si realizza lo sfruttamento da parte dei capitalisti – sono:

- Cronache anticapitaliste, di David Harvey, Feltrinelli, aprile 2021, pp 236: vedi scheda 1) qui

- Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell’umanità nell’era dei nuovi poteri, di Shoshana Zubov. LUISS, ottobre 2019, pp 622 (qui)

- Operazioni del capitale, di Sandro Mezzadra e Brett Neison, Manifesto Libri, 2020, pp 415.

Per ognuno viene fornita una scheda con:

- foto copertina e indice

- brevi informazioni sull’autore

- di quale forma dello sfruttamento parla.

Scheda 3) Operazioni del Capitale di Sandro Mezzadra e Brett Nelson,

# Sandro Mezzadra insegna teoria politica all'università di Bologna. I suoi lavori scientifici si sono concentrati su confini e migrazioni, capitalismo contemporaneo e globalizzazione, Marx e operaismo. Con Brett Nelson è autore di Border as Method, or, the Multiplication of Labor (Duke University Press, 2013) e di The Politics of Operations. Excavating Contemporary Capitalism

(Duke University Press, 2019) Come attivista è attualmente impegnato nel progetto "Mediterranea Saving Humans" (https://mediterranearescue.org/).

## Sandro Mezzadra e Brett Nelson nel loro recente “Operazioni del Capitale” arricchiscono la comprensione delle modalità di sfruttamento nella società attuale sviluppando una analisi di finanza, estrazione e logistica.

Sul piano del metodo le dinamiche osservate riguardano:

a) i processi concreti che caratterizzano la messa in pratica delle modalità con cui finanza, logistica ed estrazione producono valore e rimodellano i contesti sociali e con essi determinano specializzazioni dei territori;

b) la funzione del “capitale aggregato” nel promuovere e mettere in pratica tali processi - operando con ciò una innovazione peraltro non sviluppata appieno nel testo - e mostrando come operano le frazioni di capitalisti che dominano i processi di investimento ed accumulazione nelle tre aree di analisi, dando così profondità alle letture sul divenire del nemico di classe e sugli impatti sociali di quelle che vengono altrimenti definite sommariamente “elites” nelle analisi correnti;

c) il complesso delle analisi sviluppate sui “processi reali di sfruttamento” e sul loro governo da parte del “capitale aggregato” comporta una focalizzazione interessante su quello che potremmo chiamare “il capitale vivo” nella continua lotta con “il lavoro vivo”, area di ricerca fondativa nelle analisi operaiste e post operaiste.

Sul piano del merito lo scendere sul livello dei processi reali permette di comprendere:

a) come cambia la politica una volta che il capitalismo si organizza sempre più attraverso operazioni estrattive, finanziarie e logistiche. Gli autori mostrano come oggi il capitale estrae e sfrutta risorse naturali, lavoro, dati e culture, riorganizza la logistica delle relazioni tra persone, proprietà e merci e valorizza, tramite la finanza, tutti gli ambiti della vita economica e sociale;

b) le modificazioni che si danno anche nei rapporti di mediazione statale e globale quando il capitale aggregato tramite l’insieme delle sue operazioni diventa attore politico diretto. In questo contesto tanto rilevanti quanto stimolanti risultano le letture che gli autori sviluppano sugli esiti del neoliberalismo e della globalizzazione sulla “forma Stato”;

c) le lotte che nel mondo contestano l’assetto sociale e politico del capitalismo, in quanto prefigurano un “dualismo di potere” che, guardando oltre lo Stato ed il suo piegarsi a politiche di servizio al privato, rivendica una politica basata su istituzioni del “comune”, essendo il comune la condizione di interazione sociale in cui siamo immersi e la fonte che il capitale sfrutta e preda al fine di valorizzare la massa crescente di denaro - cui faceva riferimento David Harvey nella nostra prima scheda. - che ci ha sottratto e ci sottrae con operazioni di cui assume il diretto controllo politico.

Una lettura interessante, produttiva e innovativa quindi, che ci permette sia di cogliere alcune caratteristiche del divenire della società tardo capitalistica come sopra richiamate sia di sviluppare, dato che il libro è stato scritto in epoca pre-Covid e dato che la pandemia ha profondamente alterato i processi di cui gli autori ci parlano, osservazioni sulla disarticolazione che ha investito le catene di valore di finanza, estrazione e logistica, facendo emergere tutti i problemi con cui oggi il capitale aggregato si confronta per riattivarle.

In effetti le forzature istituzionali che sono state messe in campo dalle oligarchie occidentali e recepite pedissequamente dalla Presidenza della Repubblica nella imposizione di Draghi come Primo Ministro , rispondono alla necessità di far scendere in campo suoi rappresentanti organici che

siano all’altezza della fase, il che fa del laboratorio Italia, dati gli scarsi successi ottenuti con il ciclo in cui diretti rappresentanti delle elites da Berslusconi a Bush, Macri, e infine Trump hanno gestito direttamente il potere, il luogo in cui si sperimenta un nuovo livello di governo tecno politico, chiamato a produrre senso e gestione efficace nel riattivare processi di valorizzazione ed egemonia sulla formazione economico sociale, una impresa ambiziosa e dagli esiti tanto incerti quanto potenzialmente catastrofici, perché, parafrasando il Moravia de Gli Indifferenti “scava nell’errore la propria costruzione".

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