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Porta Eburnea mia

04/07/2021 20:20

Leonardo Caponi

Politica,

Porta Eburnea mia

Stamattina sono stato a casa dei miei poveri genitori a via del Curato, per portare via qualcosa. Ho trovata Porta Eburnea più deserta che mai. Ne ho

Stamattina sono stato a casa dei miei poveri genitori a via del Curato, per portare via qualcosa. Ho trovata Porta Eburnea più deserta che mai. Ne ho approfittato per fare un salto, su vecchi familiari percorsi del Borgo, via S. Giacomo, via Cesare Caporali, al "centro". Anche lì non è che ho visto di molto meglio. Ho riflettuto sul fatto di essere di domenica, in un periodo post covid e di vacanza, con la città in parte fuori. Però in molte porte chiuse, soprattutto ex negozi e botteghe artigiane, ma anche case, ho trovato il segno di una chiusura non temporanea e nemmeno recente, con uno spesso strato di ruggine e polvere del tempo che danno al vecchio borgo (complice una mattinata di tempo variabile) un aspetto grigio e triste. Per loro sono passati cinquantanni da quando erano centro di vita, chiacchere e lavoro. In questo deserto quelle bandiere verdi con stemmi medievali, credo della festa inventata dal centro destra a Perugia, mi sono sembrate un cazzotto in un occhio, corpi del tutto estranei ad una città la cui rivendicazione di radici storiche era (non se se oggi ce ne abbia più una) l'epoca etrusca e non certo quella medievale. E, del resto, anche il nome di Porta Eburnea ha radici etrusche e non più recenti. Salendo a Corso Vannucci (un pò di turisti, quasi nessun perugino), mi pare che le saracinesche chiuse fossero aumentate (solo Covid?) e non sarà facile farle riaprire. Perugia è una città in declino. Porta Eburnea ne è l'immagine estrema. Sulle cause (la crescita patologica delle periferie e delle frazioni, la desertificazione dell'Acropoli) ho scritto tante di quelle volte che non voglio ripetermi. La cosa che voglio invece segnalare è il fallimento delle politiche degli ultimi venti anni presuntivamente indicate, o meglio, spacciate, come azioni per risollevare il Centro Storico. Ma del resto, quando leggo che all'Ipercoop di Collestrada sarà affiancato (con un vecchio progetto che credevo abbandonato) un altro centro commerciale, di cosa parliamo? Quando vedo che nell'area relativamente piccola di Fontivegge, Bellocchio, Madonna Alte, Pian di Massiano (30mila abitanti?) ci si avvia verso il 15esimo supermercato come si fa a parlare, nel complice silenzio dei commercianti organizzati dal signor Capaccioni, di politiche per il centro storico?! Riscendendo giù verso casa mia mi sono dette tutte queste cose, mi sono detto che ci vorrebbe un'alternativa, ma poi ho smesso di guastarmi la giornata perchè, dal Curvone del Murajone, il cielo mi è sembrato più luminoso che mai.

 

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