C'è una sinistra, quella solita menopeggista e da poltrone del salotto, capeggiata dal solito ineffabile Manifesto, che prende lucciole per lanterne (non so se volutamente o meno) e valuta l'accordo sullo sblocco dei licenziamenti come un successo del sindacato e di una presunta "sinistra" del governo. Ora, a me pare di essere nel mondo dei sogni. Che cosa avrebbe dovuto rispondere il Presidente di Confindustria Bonomi (quello che secondo il Manifesto sarebbe stato piegato) al capo del governo che, dopo avergli dato lo sblocco dei licenziamenti (salvo rare e bizantine eccezioni), lo invitava a non ritrarsi dal dare ai propri iscritti una raccomandazione, volontaria e per niente impegnativa, a cercare di non licenziare? Avrebbe dovuto dire, no li faccio licenziare per forza?! Cioè apparire inutilmente feroce a risultato raggiunto? E' del tutto evidente che gli imprenditori, anche legittimamente dal loro punto di vista, non rispondono ad altri che alla legge del mercato e del profitto e la raccomandazione al buon cuore non fa parte del corredo della lotta di classe la quale non è e mai sarà, un fatto di rapporti umani e idealisti. Personalmente credo che l'accordo di cui parlo costituirà un colpo ulteriore alla credibilità della CGIL e al suo consenso. La divisione tra licenziabili e non licenziabili introdurrà un ulteriore devastante elemento di frammentazione e rivalità tra operai che, di fronte al rischio di perdere il posto di lavoro che, al di là delle filiere, sentiranno comune e uguale per tutti, con non fondati trattamenti diversi.
Questa sinistra menopeggista prende, a mio giudizio, un altro clamoroso abbaglio. Adesso ha stabilito che Conte è di sinistra e Grillo è di destra e che quest'ultimo sta facendo un favore alla destra. E qui, scusate cari compagni, siamo al Circo Barnum. Io avevo capito che a promuovere l'alleanza dei 5S col Pd e la loro partecipazione al governo Draghi, era stato Grillo, mentre Conte è quello più tiepido e problematico verso il governo e anche verso il sedicente centrosinistra. Ma soprattutto io credo che nobilitare con i contenuti di destra e sinistra lo scontro nei 5S (e prendere questa chiave di lettura) è fuoriante dal momento che mi sembra che la questione dominante è quella che non vogliono far apparire. Cioè la questione del secondo mandato e delle ricandidature per gli uscenti. Il resto, sinceramente, mi pare contorno imbellettato di una politica morta